(ANSA) – PIACENZA, 06 OTT – E’ in corso in tribunale a Piacenza, davanti al gip, il primo incidente probatorio sul caso della stazione Levante di Piacenza, l’inchiesta che in luglio ha portato all’arresto dei carabinieri della caserma piacentina per gravi reati come spaccio, abuso d’ufficio, corruzione e tortura. Ed è proprio sulle accuse di tortura che è incentrato l’esame di oggi, al quale ha voluto essere presente anche l’appuntato Giuseppe Montella, principale indagato di tutta la vicenda, che per la prima volta è comparso fuori dal carcere nel quale è rinchiuso dalla fine di luglio. Montella è giunto in aula scorato dagli agenti di custodia. Tra gli indagati erano presenti anche il maresciallo Marco Orlando e l’appuntato Daniele Spagnolo, oltre agli avvocati difensori di tutti i carabinieri coinvolti. Sul fronte dell’accusa, in prima fila i pm Matteo Centini e Antonio Colonna che hanno condotto le indagini. Sul banco dei testimoni chiave tre nordafricani, uno dei quali, Hamza Lyamani, è il personaggio cardine di tutta l’inchiesta, e che con le sue rivelazioni al maggiore Rocco Papaleo su quanto accadeva dentro la caserma piacentina ha permesso l’avvio dell’indagine condotta da finanzieri e polizia locale di Piacenza. (ANSA).
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