(ANSA) – ROMA, 20 LUG – “Ci qualificammo con la placca in mano, eravamo a 3 o 4 metri di distanza da loro. Poi l’abbiamo riposta in tasca per essere a mani libere”. E’ quanto ha detto Andrea Varriale, il carabiniere che era di turno con il vicebrigadiere Mario Cerciello la notte del 26 luglio, nel corso dell’udienza del processo che vede imputati Finnegan Elder e Gabriel Natale Hjorth. Rispondendo alle domande delle difese, il teste è tornato sulla questione della pistola. “Non portare l’arma quella sera è stata una decisione esclusivamente mia, una mia responsabilità” per poi aggiungere che nel turno precedente, svolto in zona Termini, aveva portato l’arma di ordinanza. “In quella zona, che ritengo molto pericolosa, avevamo la pistola con noi – ha detto Varriale-. Sulle armi c’è una circolare interna dell’Arma che prevede che la pistola vada portata addosso e non in borselli”. (ANSA).
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