Incidente sul lavoro – L’uomo era a una profondità di circa due metri quando è stato travolto dal crolloLa vittima, un 56enne, abitava a Lurate Caccivio. La tragedia ieri mattinaUn dramma incredibile, che ha lasciato senza fiato i figli della vittima presenti sul posto. Un dramma che è andato in scena ieri mattina a Montano Lucino, in via Ronco, e che ha lasciato sul selciato l’ennesima vittima sul lavoro di un anno nero per la provincia lariana: Bruno Bellocco, 56 anni, residente a Lurate Caccivio. La tragedia è avvenuta ieri mattina poco dopo le 10 in una stradina che parte dalla strada che per metà è via Maccio e per l’altra via Rimembranza.Bruno
Bellocco, artigiano attivo nel campo dell’edilizia, stava lavorando, per conto di una impresa che gli aveva affidato i lavori, alla posa e al successivo allacciamento delle tubature di scarico per le acque piovane di un caseggiato di recente costruzione.Per questo motivo, l’uomo si era calato all’interno di una buca profonda circa due metri da cui aveva asportato pietre e detriti. Ed è stato proprio qui che l’artigiano ha trovato la morte, all’improvviso, per colpa di una parete di terra che ha ceduto travolgendolo senza lasciargli scampo, incastrato nel fosso in cui si trovava.Per l’artigiano di Lurate Caccivio non c’è stato niente da fare.Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, infatti, pare che una grossa pietra l’abbia colpito alla testa.A nulla sono serviti i soccorsi immediati degli altri operai presenti, ma anche del 118 (una ambulanza partita da San Fermo della Battaglia) e dei vigili del fuoco. Drammatica la scena che si è presentata a chi cercava disperatamente di intervenire in aiuto. L’uomo infatti era stato completamente seppellito dalla terra, tranne una mano e parte del volto. I vigili del fuoco, per estrarlo dalla buca in cui ha trovato la morte, hanno poi lavorato a lungo, scavando in parte con le mani in parte con un mezzo meccanico.Non ci sono molti dubbi su quanto sia avvenuto all’interno dei due metri di profondità dello scavo: la parete di terra, come detto, non ha retto seppellendo l’artigiano.Difficile capire se il decesso sia poi sopraggiunto per la grossa pietra che l’ha colpito al capo, come sembra, oppure per altri motivi. Questioni che solo l’autopsia – che dovrebbe essere disposta dal magistrato di turno in procura a Como, Giuseppe Rose – potrebbe sciogliere.Il cantiere della tragedia, intanto, è stato posto sotto sequestro dallo stesso magistrato chiamato ad indagare.In via Ronco a Montano Lucino, nell’area dove è avvenuto il dramma, sono giunti anche i tecnici dell’Azienda sanitaria locale di Como, in quanto quello avvenuto ieri mattina è un incidente (l’ennesimo) sul lavoro e dovranno dunque essere valutate le misure di sicurezza adottate.I rilievi sono stati affidati alla stazione dei carabinieri di Lurate Caccivio che, come detto, ha già segnalato l’accaduto alla procura cittadina che ha aperto sulla vicenda un fascicolo d’indagine.
Mauro Peverelli
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