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Cervi e cinghiali devastano i campi coltivati del Pian di Spagna

L’allarme di agricoltori e allevatori

(a.cam.) Cervi e cinghiali minacciano l’agricoltura, i pascoli ma anche uccelli e animali migratori al Pian di Spagna, riserva naturale tra le più importanti dell’arco alpino, al confine tra le province di Como e di Sondrio. La Coldiretti ha raccolto il grido d’allarme di allevatori e agricoltori e ha chiesto un intervento della Regione. Nei prossimi giorni dovrebbe essere convocato un tavolo tecnico.I cinghiali, come hanno spiegato gli stessi agricoltori in una riunione, da tempo devastano

i pascoli. A questo si è aggiunto un ulteriore problema.«I cervidi – hanno spiegato i rappresentanti di categoria – sono arrivati persino ad entrare in stalle, fienili, orti e giardini».La riserva del Pian di Spagna si estende tra Sorico e Gera Lario e, in provincia di Sondrio, nei comuni di Verceia, Dubino e Novate Mezzola.«L’invasività di alcune specie selvatiche, e in particolare dei cinghiali – hanno fatto sapere i responsabili di Coldiretti di Como e di Lecco – provoca gravi danni all’agricoltura, ma rischia nel contempo di alterare il delicato ecosistema di un’area umida molto frequentata dalla fauna migratoria. Tra i tipici canneti e le piante di tifa dell’area infatti nidificano numerose specie di uccelli acquatici, di anfibi e rettili».Ingenti i danni economici per le aziende agricole.«L’attività agricola è di grande importanza nella zona – hanno confermato ancora da Coldiretti – Un’ampia porzione territoriale del Pian di Spagna è interessato da coltivazioni, soprattutto a mais, erba medica, loietto e prati da sfalcio, intervallati da filari di arbusti fruttiferi e da alberi sparsi come olmi, pioppi, ontani, salici e querce».Nei giorni scorsi, i vertici della Coldiretti lariana hanno informato della situazione sia l’assessore regionale all’Ambiente, Claudia Terzi, sia il presidente della commissione Agricoltura, montagna, foreste e parchi, Alessandro Fermi.«Ci auguriamo – hanno sottolineato i responsabili dell’associazione di categoria – che il problema possa essere affrontato e risolto nei giusti modi, riconoscendo un principio chiave che è il diritto degli agricoltori a raccogliere quanto seminato. Le nostre osservazioni sono state accolte dalla Regione, che si è impegnata a convocare un tavolo tecnico sul tema. Occorre sviluppare strategie che permettano agli imprenditori agricoli di operare con la garanzia di non veder rovinato il proprio raccolto, o i propri prati a pascolo», hanno concluso i vertici della Coldiretti.

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