(ANSA) – ROMA, 28 GIU – La Cina ha inviato 20 esperti di arti marziali sull’altopiano tibetano: ufficialmente non è stato reso noto il motivo dell’iniziativa, ma secondo i media locali il team avrà il compito di addestrare le forze distaccate nella regione. La decisione segue l’uccisione di almeno 20 soldati indiani negli scontri più volenti degli ultimi 45 anni – tra lanci di sassi e colpi di bastoni chiodati – con i militari di frontiera cinesi il 15 giugno scorso lungo il confine himalayano della Galwan Valley, nel territorio conteso di Ladakh. Secondo un accordo del 1996 i soldati due Paesi impegnati nella zona non possono portare armi o esplosivi. La Cina non ha fornito alcuna informazione sul numero dei feriti o delle eventuali vittime riportate durante gli scontri, ma secondo le autorità indiane avrebbe perso almeno 40 soldati (stima definita ‘fake news’ dal ministero degli Esteri cinese). Da parte indiana, i feriti sarebbero 76. Martedì scorso, i due Paesi hanno concordato di adottare misure idonee per allentare le tensioni lungo il confine himalayano. Secondo l’emittente statale cinese CCTV i 20 esperti di arti marziali appartengono all’Enbo Fight Club e saranno basati nella capitale tibetana Lhasa. (ANSA).
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