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Classici e ricerca al Teatro Foce. Il cartellone apre il 10 ottobre

La rassegna nella vicina SvizzeraIn attesa di conoscere il cartellone di “LuganoInScena”, curato dal fresco di nomina direttore artistico Carmelo Rifici, l’Area Turismo ed Eventi di Lugano apre una finestra sulle produzioni locali con “Home”, rassegna che trova la sua sede ideale al Teatro Foce. Uno spazio scenico che, muovendosi parallelamente ai più grandi Palazzo dei Congressi e Cittadella, dà occasione alle compagnie locali di esibire spettacoli innovativi e di alto livello.

“Venite a casa!” è lo slogan scelto per la stagione 2014 che fa del Teatro Foce una culla in cui spazio e tempo sono al servizio della “trasformazione interiore” di attori e pubblico. Quegli artisti “presenti oggi qui”, nel nostro “villaggio”, dentro il più ampio villaggio globalizzato. Una vocazione che a Como, per esempio, avrebbe ben potuto rivestire un gioiello quale il Teatro Politeama.Le compagnie che si susseguiranno al Foce, dal prossimo 10 ottobre fino a giugno 2015, metteranno in scena i classici (Ionesco, Beckett, Cocteau, Cechov) senza rinunciare al teatro di ricerca e a nuove e moderne forme d’espressione. Ad aprire il cartellone, il 10 ottobre, sarà “Words in progress Romeo&Giulietta” di Patrizia Barbuiani. Attraverso un approfondimento sui testi che hanno preceduto l’opera di Shakespeare, gesto, parola, danza, immagini e composizioni musicali moderne dal vivo faranno della tragedia una commedia e della commedia una tragedia. La danzatrice e coreografa Lorena Dozio sarà invece protagonista il 24 ottobre con “ALibi”, una performance che verrà captata dagli accelerometri di uno smartphone e che farà del corpo della danzatrice una sorta di sensore.Da segnalare anche “I am here now” di Alan Alpenfelt (in scena il 29 novembre), un “ascolto collettivo” che scava nei racconti dei giovani esuli della ex Jugoslavia e nel quale la guerra emerge con empatica crudezza sia come esperienza fisica che come stato mentale. Originale, pure, lo spettacolo della Markus Zohner Arts Company: dopo un progetto radiofonico che vedeva protagonisti i detenuti del carcere, la ricerca teatrale del gruppo si è spostata sulla fragilità e sulla fallibilità umana con il concetto di “colpa” al centro dello spettacolo “C.U.T.!” (dal 5 al 7 dicembre).Info:www.foce.ch

Katia Trinca Colonel

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