Categories: Notizie locali

Claudia Wurzel: «Germania, la vittoria della tenacia»

L’ex azzurra di canottaggio commenta il successo della Germania alla rassegna iridata«A dire il vero tifavo come sempre per l’Italia ma, dopo l’esclusione degli azzurri, ovviamente ho seguito la Germania e non posso che essere felice per come è andata a finire».Claudia Wurzel, classe 1987, è nata in Germania e la sua famiglia è tutta tedesca. Ma da tempo vive in Italia e nel nostro Paese ha iniziato a praticare canottaggio togliendosi molte soddisfazioni, come la partecipazione alle ultime Olimpiadi, a Londra nel 2012.Poi la scelta di cambiare vita. Prima il lavoro

al Consolato tedesco a Milano, poi un impiego nel mondo della moda in Svizzera. Stop al canottaggio agonistico. «Ma continuo a frequentare la Canottieri Lario e a fare sport, come il nuoto, ad esempio» spiega Claudia.Con la vittoria della Germania ai Mondiali di calcio, dopo l’emozionante finale con l’Argentina, Wurzel parla da tifosa e appassionata.«È stato belle vedere vincere la squadra del mio Paese di origine – spiega – Una partita che ho seguito con mio fratello Marius, mia sorella Aurelia e gli amici della Lario».«La squadra della Germania – aggiunge Claudia Wurzel – ha una serie di caratteristiche che sono importanti nel canottaggio. La correttezza, l’abnegazione e il massimo impegno. Senza dimenticare la tecnica. Ma soprattutto il non mollare mai, come si deve fare in barca fino al traguardo. E nella finale queste qualità si sono viste e sono state premiate dal risultato, con la vittoria della Coppa del Mondo. Un successo che è un bell’esempio di tenacia».Per l’ex azzurra, due sono gli uomini simbolo di questa squadra. «Prima di tutto il portiere – afferma ridendo – Manuel Neuer è decisamente bravo oltre che… belloccio. E su questo giudizio è d’accordo anche mia sorella».«Ma non posso non citare Bastian Schweinsteiger: in finale continuava a prendere botte – aggiunge Claudia – ma ha lottato fino all’ultimo».Wurzel, come detto, è un po’ italiana e un po’ tedesca. Viene spontaneo chiederle in cosa si senta più vicina alla Germania e in cosa all’Italia. «Mi reputo un bel mix multiculturale – afferma – Sicuramente mi sento tedesca nella determinazione per raggiungere gli obiettivi. Ma in tante cose sono italiana: del resto questa è la Nazione in cui ho vissuto gli anni più importanti, a partire da quelli dell’adolescenza. Allo stesso modo non voglio dimenticare il periodo degli studi universitari negli Stati Uniti. Anche quella è stata una esperienza importante».Un’ultima domanda doverosa sulla Claudia Wurzel atleta. Ma la scelta di mollare il canottaggio è definitiva? «Direi di sì – conclude – Una volta terminata l’università mi sono resa conto del fatto che dovevo concentrarmi sulla mia realizzazione professionale. Mi sono concentrata sul lavoro e penso che sia giusto così: anche qui, ogni giorno, si devono affrontare nuove sfide. Un po’ come avviene nello sport. Sono contenta e ritengo che sia stata una scelta azzeccata».

Massimo Moscardi

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

“L’IA fa vincere al Superenalotto?”: dalle vincite degli studenti al flop del giornalista, cosa può (e non può) fare

Tra entusiasmi e smentite: l’intelligenza artificiale elabora trend, ma non batte l’imprevedibilità di Lotto, Superenalotto…

2 ore ago

TRAGEDIA DI FERRAGOSTO: il più grande colosso bancario italiano chiude per sempre | “42 filiali non saranno più attive”

Non arrivano affatto buone notizie per gli italiani, tragedia di Ferragosto: chiude il più grande…

9 ore ago

Ferragosto sul Lario: sole, caldo e quattro idee tra città e lago

Weekend di bel tempo annunciato: ecco una selezione di eventi per vivere Como e il…

1 giorno ago

Ranking Atp: Sinner fuori da top10

(ANSA) – ROMA, 15 NOV – Felix Auger-Aliassime ha scalzato Jannik Sinner dalla 10/a posizione…

4 anni ago

Raid Pavia-Venezia 2022, Cappellini in pole-position

Raid Pavia-Venezia: Guido Cappellini pronto a dare l’assalto alla “classica” delle motonautica nel 2022 per…

4 anni ago

Mario Landriscina: «Se devo fare un nome, faccio il mio»

«Perché devo fare nomi? I nomi li stanno già facendo gli altri. Io al limite…

4 anni ago