(ANSA) – ROTTERDAM, 04 OTT – Alcune decine di imbarcazioni con attivisti di Greenpeace hanno tentato di bloccare l’ingresso alla raffineria di petrolio della Shell nel porto olandese di Rotterdam, in una protesta di sensibilizzazione contro l’uso di carburanti fossili. I militanti ecologisti si sono dati convegno con una barca a vela, gommoni, barrchette e kayak e cubi galleggianti con i simboli dei combustibili fossili per ostacolare l’ingresso, altri hanno scalato il fianco dello scafo di una petroliera srotolando striscioni con slogan contro il cambiamento climatico e il surriscaldamento dell’atmosfera. La protesta è iniziata quando lo yacht bi-albero di Greenpeace, Beluga Ii, ha gettato l’ancora davanti all’ingresso di varie raffinerie nel più grande porto ‘Europa, fra cui il colosso degli idriocarburi anglo-olandese. La polizia olandese ha arrestato 22 militanti e ne ha multati altri 32. La polizia ha spiegato che l’azione ha bloccato di fatto l’attività del porto, rendendo necessario l’intervento degli agenti. Greenpeace insieme ad altre 20 associazioni ambientaliste hanno lanciato una campagna per mettere al bando nell’Unione europea l’accesso al mercato della pubblicità e degli sponsor delle compagnie che trattano idrocarburi o carbone. “La nostra azione – ha detto l’attivista Silvia Pstorelli, uno dei leader di Greenpeace – intende accendere la luce sulla necessità di mettere al bando le sponsorizzazioni e la pubblicità dei combustibili fossili. Lo facciamo contro la Shell perché è uno dei peggiori ‘Greenwasher’”, cioè quelle aziende bollate come “ecologiste di facciata” , “false ecologiste”. (ANSA).
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