(ANSA) – ROMA, 11 GEN – Quasi 13.000 istituzioni pubbliche e 3,5 milioni di lavoratori impegnati nel complesso nell’amministrazione, ma l’Italia dei servizi resta divisa in due con prestazioni maggiori e più efficienti al Nord rispetto alle Regioni del Sud. E’ quanto emerge dalla Relazione 2019 al Parlamento e al Governo del Cnel secondo la quale comunque in generale “i servizi delle pubbliche amministrazioni centrali e locali a cittadini e imprese hanno un elevato peso economico rispetto alla qualità delle prestazioni erogate”. Tra i divari principali ci sono quelli relativi alla sanità e all’istruzione. Sul fronte della salute il Cnel rileva un miglioramento complessivo sulla mortalità tra i 30 e i 69 anni per tumore, diabete e malattie cardiovascolari ma anche una differenza tra le fasce sociali più ricche del Nord e quelle più povere del Sud: tra questi due estremi c’è infatti una differenza di circa 10 anni nell’aspettativa di vita. Che è di tre anni tra Milano e Napoli, se non si guarda alle fasce sociali
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