«Contro la Fortitudo dobbiamo essere lucidamente arrabbiati: ciò significa avere facce dure, toste e determinate». Non si nasconde coach Cesare Pancotto, allenatore della Pallacanestro Cantù, alla vigilia della delicata gara di campionato di domani a Desio contro la Fortitudo Bologna (ore 20.45).Delicata per la classifica di Cantù, reduce dalla sconfitta di Pistoia e ferma a 6 punti in classifica, a due lunghezze di distanza dalle penultime, Trieste e la stessa Pistoia. Allo stesso tempo si tratta di una delle partite più sentite dalla tifoseria della squadra brianzola.«Come tipo di squadra siamo vincolati dall’essere sempre al massimo – aggiunge il tecnico dell’Acqua S.Bernardo – per questo dobbiamo cercare di limitare il più possibile la quantità di pause che possiamo avere nel corso di una partita e avere un contributo da parte di tutti i giocatori».«Dobbiamo, inoltre, anche alzare e mantenere il livello alto di energia – spiega ancora Pancotto – questo ci deve servire per riequilibrare il talento che divide noi e la Fortitudo, perché i bolognesi ne hanno di più».L’allenatore della formazione brianzola aggiunge un commento più generale sul cammino della sua squadra nel campionato di serie A 2019-2020.«Da agosto ad oggi – afferma il tecnico di Porto San Giorgio – il gruppo è migliorato tantissimo, riuscendo a farsi degli anticorpi. Credo che per nessuna squadra sia possibile disputare 32 partite uguali, alla stessa maniera. Questo non lo fa nessuno: finora solo la Virtus Bologna ha avuto un cammino netto in serie A, pertanto è l’unica che ora può pensare di averlo fatto».«È un campionato difficilissimo – dice l’allenatore – termine che non sono solito usare ma, mai come in questo caso, a parlare sono i fatti: Milano ne ha già perse quattro e Venezia cinque. Stiamo parlando di una squadra che lotta per i primi posti in Eurolega e dell’altra, invece, che ha cucito sul petto lo scudetto. Questo basta e avanza per far capire il livello alto del nostro torneo».Un campionato non facile, dunque, per tutti e per l’Acqua S.Bernardo. «Noi, queste difficoltà, dovremo essere bravi ad aggredirle. Da parte dei miei giocatori c’è totale applicazione e voglia di migliorarsi».Come detto, la sfida di domani è molto sentita dalla tifoseria canturina. «È dal 12 di agosto che i sostenitori mi ricordano quanto questa partita sia importante per loro. Stiamo cercando di trasferire ai ragazzi quello che percepiamo dall’esterno, anche se, per un discorso di diverse culture e di esperienza, non è mai facile. Tuttavia, lo abbiamo fatto e lo faremo ancora. Faremo di tutto per farglielo capire».Lo stesso Pancotto, peraltro, ha allenato la Fortitudo nel torneo 2008-2009.«Mi rimane l’onore di aver allenato un club così prestigioso, poi nello sport, così come nella vita, le situazioni sono caratterizzate da conseguenze. Del mio trascorso a Bologna dico sempre che arrivai al posto giusto al momento sbagliato. Tuttavia, rimane il mio grande rispetto per Bologna».Sugli avversari di domani Pancotto conclude: «Che sia una squadra di grande esperienza è evidente. Parliamo di atleti che hanno giocato in Nazionale e hanno disputato anche diverse finali scudetto. Certe squadre possono risolvere le partite individualmente: la Fortitudo è una di quelle».
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