(ANSA) – BOGOTA’, 20 OTT – Migliaia di indigeni colombiani hanno manifestato nella Plaza de Bolívar di Bogotà davanti ad una sedia vuota posta su un palco, dopo aver appreso che il presidente Iván Duque non aveva accettato il loro invito per discutere dei tanti problemi, fra cui episodi d violenza, che affliggono i loro territori nel dipartimento del Cauca. Il Centro regionale indigeno del Cauca (Cric) ha deciso di attivare nove giorni fa una ‘minga’ (marcia rivendicativa) per sollecitare Duque ad occuparsi dei gruppi armati che portano morte nel dipartimento, dell’attività delle multinazionali che “saccheggiano” le risorse naturali, e delle “pericolose” fumigazioni delle piantagioni di foglia di coca. Per tre giorni il Cric ha atteso il capo dello Stato a Cali senza successo. I vertici dell’organizzazione hanno quindi deciso di trasferire la protesta nella capitale colombiana, percorrendo a piedi, e con mezzi di trasporto di fortuna, 500 chilometri. In una cerimonia, i massimi dirigenti indigeni hanno ripetutamente invocato ieri su un palco, attorno ad una sedia, il nome dell’invitato: “Signor presidente, Iván Duque Márquez, nuovamente questo popolo riunito sulla piazza da dove molte volte lei si è rivolto ai colombiani, lo convoca per essere ascoltato”. In assenza di Duque, gli indigeni sono stati ricevuti dalla sindaca di Bogotà, Claudia López, che è salita sul palco assicurando che “la città vi riceve con le braccia aperte”. López si è quindi rivolta “col massimo rispetto” al capo dello Stato chiedendo di “ascoltare la ‘minga’ e le sue legittime richieste”. Il clima a Bogotà potrebbe farsi più teso a partire da domani per uno sciopero nazionale convocato dai sindacati e da partiti oppositori del governo.(ANSA).
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