Colpì il rivale con un bottiglione. Va ai “domiciliari” ma non al lavoro

Colpì il rivale con un bottiglione. Va ai “domiciliari” ma non al lavoro

e chiesto la condanna a 8 anni. Il 24enne, assistito dall’avvocato Livia Zanetti, dall’epoca dell’arresto, pochi giorni dopo il fatto, si trovava nel carcere del Bassone. Ai “domiciliari”, condizioni cui rimarrà finché il giudizio non diverrà definitivo negli altri due eventuali gradi, il 24enne potrà vedere solo i familiari stretti e l’avvocato, non (ovviamente) gli amici. Respinta invece l’istanza collegata a quella dei “domiciliari” che chiedeva di poter far tornare il 24enne al lavoro per guadagnare i soldi necessari a risarcire la vittima.