(ANSA) – GENOVA, 24 DIC – "Quella di Aspi è tra le letterine che non vorresti mai vedere. Siamo dalla parte del Governo che sta cercando di mettere una pezza ad anni e anni di inadeguatezza nell’affidamento dei nostri beni pubblici, pensiamo che le minacce siano un bruttissimo segnale in democrazia e che l’etica imprenditoriale, in questo caso, debba fare ancora molti passi avanti". Lo scrive in una lettera aperta Egle Possetti, del comitato Vittime Ponte Morandi. "Per noi famigliari questi giorni sono particolarmente duri, troppe sedie rimarranno vuote" esordisce Possetti, la quale va subito al sodo chiedendo la revoca delle concessioni perchè 43 morti sono una giusta causa riferendosi alle contestazione di Autostrade alla norma del Milleproroghe che parla di affidamento ad Anas in caso di revoca delle concessioni. "Mi fu insegnato che esistono anche le giuste cause per rescindere dai contratti – scrive Possetti -, penso che non si debba aggiungere altro, dicendo che 43 persone morte possano essere un ottima causa

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