Il cantiere in via Borgovico ripartirà «in autunno e si lavorerà in notturna». Lo ha ribadito ieri mattina in Comune l’assessore Pierangelo Gervasoni dopo averlo annunciato poche ore dopo il caos di lunedì mattina. Ma la nuova programmazione dei lavori non placa le polemiche. Anche perché a settembre riprenderà la scuola con i bus in arrivo dal lago e nei mesi successivi dovrebbe partire anche il cantiere, ben più impattante, della variante della Tremezzina. In ogni caso, in attesa di capire se il futuro riserverà ulteriori difficoltà, la politica cittadina parte nuovamente all’attacco.
«Si trattava certamente di un intervento complesso che doveva essere adeguatamente organizzato – spiega il capogruppo di Scelta Civica, Vittorio Nessi – Trovo ingenua ed esilarante l’affermazione dell’assessore secondo cui si accorge solo oggi che bisogna trovare subito una soluzione». Ugualmente pungente anche l’intervento del capogruppo del Movimento 5 Stelle a Palazzo Cernezzi, Fabio Aleotti.
«Situazione inqualificabile. Tempo fa hanno compiuto un “test” fallimentare sulla chiusura di via Borgovico, ma questa amministrazione non riesce a comprendere come gestire la città e ancor di più sembra che nemmeno la viva – spiega Aleotti – Basta girare anche la sera per vedere come il cantiere sulla A9 riversi migliaia di macchine sulla Borgovico. Inconcepibile aver voluto avviare il cantiere dopo tutti i mesi di chiusura delle attività e delle scuole e soprattutto non considerando gli altri cantieri già aperti». Ma soprattutto «quanto costerà ai comaschi questa ennesima retromarcia? La ditta chiederà un risarcimento? Lo chiederò nel prossimo consiglio comunale», conclude Fabio Aleotti.
Supera senza esitazioni la figura dell’assessore di riferimento e punta diritto al sindaco Alessandro Rapinese. «Incredibile. Una gestione da dilettanti. Mi domando se il sindaco Landriscina sia lo stesso che guidava con piglio decisionale e senza esitazioni il 118. Evidentemente no», dice Alessandro Rapinese.L’ultima voce è del capogruppo del Pd, Stefano Fanetti. «Il pasticcio di via Borgovico ha avuto una sola utilità: mostrare la mancanza di preparazione del Comune nel gestire ormai anche l’ordinario. Il fatto che ora si parli di lavori a settembre è però ancor più inquietante, visto che il ritorno a scuola e i lavori della variante della Tremezzina incombono. Dico inquietante soprattutto perché una mossa del genere va pensata in sinergia con altri enti, dai Comuni del lago fino ad Anas e Autostrade. In ogni caso ora è importante trovare la soluzione migliore, concentrando i lavori di notte, certo, ma ad agosto quando il traffico veicolare dovrebbe ridursi».
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