Il Piano del Traffico aggiornato evidenzia molte criticità anche sul fronte della sosta e della sicurezza. Due ambiti nevralgici nel lungo iter di ripensamento della viabilità cittadina che, dopo 20 anni di attesa, è infine arrivato a una nuova riformulazione complessiva da sottoporre prima alle osservazioni dei soggetti interessati – scadenza il 12 dicembre – e poi a un lungo iter che terminerà con il passaggio in giunta e in consiglio comunale.Sui tempi non vi è certezza ma dai contenuti del documento – una prima parte è stata pubblicata sulCorriere di Como– emergono molti aspetti da considerare. Innanzitutto la certificazione di come «la rete stradale – vincolata dalle caratteristiche del territorio, dall’elevato indice di motorizzazione e dalla varietà degli spostamenti (pendolari, occasionali, frontalieri, transiti e altri) – sia complessa e con poche alternative», recita il documento.Sul fronte della sosta intanto viene ribadita la forte pressione della domanda di posti auto lungo la strada e un indice di rotazione molto basso. Un binomio che i comaschi conoscono bene nella quotidiana caccia a un parcheggio libero. A cui fa da corollario una elevata domanda nei periodi e nei giorni di particolare afflusso turistico.E di pari passo si accompagna un sottoutilizzo dei parcheggi in struttura nelle zone meno centrali e le scarse politiche per incentivare lo scambio intermodale. Infine una segnaletica stradale di indirizzo verso i parcheggi insufficiente o non di immediata lettura. La sicurezza stradale è poi un altro elemento decisivo e purtroppo si registra un’incidentalità elevata con una media di 600 incidente all’anno nell’ultimo quinquennio, di cui molti con moto e pedoni coinvolti. Le strade esterne più pericolose sono le vie Varesina, Pasquale Paoli, Bellinzona, Napoleona e Canturina. Mentre quelle interne più incidentate sono le vie Milano e Dante, oltre a viale Giulio Cesare e viale Innocenzo XI. Un elevato numero di veicoli, e un alto tasso di incidentalità, influiscono anche su quella che è la componente dell’inquinamento acustico, oltre che atmosferico.Le strade che per volume di traffico giornaliero producono più inquinamento sonoro sono innanzitutto via Napoleona, prima in assoluto in base a un parametro calcolato su diversi valori. Seconda via Bellinzona e terza via Varesina. Molto più in basso arterie come via Paoli, sempre comunque estremamente congestionata.
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