L’assedio delle auto e il dialogo con i Comuni che gravitano sul capoluogo. Como sceglie di allargare il “tavolo” sul piano del traffico, anche se solo a livello di «consultazione informale».E dopo l’aggiudicazione dell’incarico di redigere il documento (è stato assegnato a una società di ingegneria di Monza, la Sisplan), invita i sindaci dell’area vasta attorno alla città a discutere e a «condividere le problematiche» mentre presenta loro «le linee guida» del nuovo piano, chiedendo nel contempo un contributo sia di raccolta di dati sia di individuazione degli obiettivi.«Vorremmo giungere all’approvazione del documento in consiglio comunale entro la fine del prossimo anno – ha detto ieri l’assessore alla Viabilità Vincenzo Bella – possiamo farcela anche grazie al contributo arrivato dai primi incontri con il territorio».Lo stesso Comune di Como ha elencato sempre ieri in un comunicato gli «obiettivi generali» del piano, necessariamente generici (dal «miglioramento delle condizioni di circolazione» al «miglioramento della sicurezza» e alla «riduzione degli agenti inquinanti»), ma anche alcuni «indirizzi», dietro le cui formulazioni si nascondono soluzioni discusse da tempo. La «valutazione dell’influenza determinata dal riutilizzo delle aree dismesse», ad esempio, altro non dovrebbe essere che l’ok alla realizzazione del parcheggio a raso in Ticosa.
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