Gli Sherlock Holmes della cultura e dell’arte. Una rivista rigorosa che scandaglia archivi pubblici e privati per raccontare il territorio e le sue radici. È “Altolariana” bollettino dell’omonima Società Storica con sede nell’ex chiesa di San Sebastiano a Gravedona ed Uniti che è giunto al corposo numero dieci. Che è un libro di quasi 500 pagine con notizie, aneddoti e curiosità del territorio appunto altolariano con particolare riguardo a fatti storici e artistici. si sta già lavorando al numero 11. Molte le curiosità del 10. Ad esempio Pieralda Albonico Comalini racconta in ogni dettaglio la sofferta “cessione” allo Stato delle quattro tele del grande pittore genovese Alessandro Magnasco già nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Gravedona. Una vicenda intricatissima, degna di un romanzo, partita da un furto sacrilego avvenuto un secolo fa, che l’autrice segue passo passo sui documenti di archivio. Nello stesso numero della rivista Ilaria Bruno descrive un particolare frammento della decorazione rinascimentale nella chiesa parrocchiale di Brenzio, l’affresco che raffigura un “Santo soldato” riportato alla luce durante recenti restauri e opera di un pittore lombardo tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento.
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