(ANSA) – ROMA, 22 GIU – Nella tragica serata in cui Luca Sacchi venne ucciso con un colpo di pistola alla tempia era presente, defilato, a seguire una trattativa finita nel sangue. Giovanni Princi, amico di infanzia del personal trainer ammazzato da Valerio Del Grosso il 23 ottobre dello scorso anno. Princi per la Procura di Roma era la persona che aveva raccolto i settantamila euro che, legati in due mazzette e stipati nello zaino della fidanzata di Luca Sacchi, Anastasiya, sarebbero serviti per l’acquisto di quindici chilogrammi di hashish dai pusher di San Basilio. Un impianto accusatorio accolto oggi dal gup di piazzale Clodio che, al termine di un processo svolto con rito abbreviato, ha condannato Giovanni Princi a quattro anni di carcere per violazione della legge sugli stupefacenti. Il giudice ha fatto cadere però l’aggravante dell’articolo 80 sul tentativo di acquisto di una elevata quantità di droga. E’ questa la prima condanna nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Luca Sacchi.
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