(ANSA) – ROMA, 01 APR – Nel 2020, nonostante il blocco delle attività, causa Covid, e la conseguente drastica riduzione della quantità di rifiuti prodotta, oltre 5 milioni di tonnellate in meno rispetto al 2019, il costo totale della tassa rifiuti (Tari) raggiunge il livello record di 9,73 miliardi con un incremento dell’80% negli ultimi 10 anni. E’ la fotografia scattata dall’Osservatorio Tasse locali di Confcommercio, che parla di “un vero e proprio paradosso che penalizza ulteriormente le imprese del terziario, con costi ancora troppo alti e sproporzionati a fronte dei quali non corrisponde un’efficiente gestione dei servizi resi dagli enti locali”. Oltre ad interventi strutturali per rendere effettivo il principio europeo “chi inquina paga” e commisurare la Tari ai rifiuti realmente prodotti, per Confcommercio servono anche misure emergenziali, visto il perdurare della pandemia, “esentando dal pagamento della tassa tutte quelle imprese che, anche nel 2021, saranno costrette a chiusure dell’attività o a riduzioni di orario e quelle che, pur rimanendo in esercizio, registreranno comunque un calo del fatturato e, quindi, dei rifiuti prodotti”. (ANSA).
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