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Confesercenti Como: «Siamo pronti. Il Governo ora faccia la sua parte»

«Siamo pronti a ripartire. A dire il vero lo eravamo già da tempo. I segnali che arrivano sono positivi e quindi adesso avanti tutta». Le prime parole di Claudio Casartelli, presidente di Confesercenti Como, sono improntate all’ottimismo.

La situazione generale in rapida evoluzione, con le graduali riaperture previste dal piano del Governo, lasciano dunque ben sperare e fanno ritenere che «questa potrebbe effettivamente essere la volta buona – spiega il presidente – Certo, un primo dato è incontrovertibile e positivo: due settori strategici per il nostro territorio come la ristorazione e il turismo sono ripartiti. Una sorta di normalità arriverà nelle prossime settimane, ma intanto ci si è mossi da quella gabbia delle zone di differenti colori che di fatto aveva affossato tutto. In questo contesto di riaccensione dei motori anche noi ne trarremo vantaggi e benefici a partire, ad esempio, dagli operatori dei mercati, agli ambulanti in generale e a quanti lavorano in città».

Le prime buone notizie dunque riguardano le prenotazioni in crescita sul lago per l’estate alle porte «e il ritorno sia di turisti europei che, si spera, italiani. Il Governo in tale contesto dovrebbe impegnarsi, come in passato, per incentivare i visitatori nostrani a rimanere nei confini nazionali», aggiunge Casartelli, che non nasconde però delle criticità. «Ancora per un po’ saranno in molti a dover soffrire vista la limitazione, ad esempio, per bar e ristoranti di servire solo negli spazi all’aperto. Non tutti li possono avere e quindi sarà penalizzante. Bisognerà resistere fino alla fine del mese di giugno. Non si tratta certo di uno sforzo da poco ma bisogna essere concentrati sul grande obiettivo, ovvero sul graduale ma definitivo ritorno a una normalità, seppur ancora condizionata dal virus che non è certo stato debellato definitivamente».

Un’altra grande speranza è inoltre legata al fatto che «la categoria degli ambulanti e quanti vivevano, specialmente in estate, grazie alla partecipazione alle varie sagre o feste di paese, possa riprendere a pieno ritmo l’attività. In tale contesto purtroppo, ad oggi, regna ancora un certa, preoccupante incertezza», spiega Casartelli, che oltre ad auspicare una sempre più alta copertura vaccinale, ribadisce come il Governo debba essere presente. «Dovrà dilazionare ancora almeno per i prossimi due anni il pagamento degli oneri fiscali che sono stati congelati. Non potrà pretendere a fine anno il saldo completo di quanto sospeso causa Covid. E prevedere ristori che fino a oggi hanno rappresenta una goccia nell’oceano», chiude Casartelli.

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