Un 62enne di Como deve ringraziare doppiamente la depenalizzazione del contrabbando avvenuta in Italia anni fa. Era finito nei guai in Germania per questo reato, e la Repubblica Federale Tedesca ne aveva chiesto la consegna tramite un mandato di arresto europeo chiesto dai giudici di Stoccarda.
Estradizione che era stata concessa, decisione tuttavia impugnata dalla difesa dell’uomo che è arrivata fino alla Cassazione (nella foto). E i giudici romani hanno dato ragione all’uomo – e ai suoi legali – annullando la sentenza che era stata impugnata. Secondo i magistrati infatti non «sussistono i presupposti per la consegna» del 62enne di Como che dunque ne è uscito senza conseguenze. Nelle motivazioni è infatti riportato come le condotte illecite per cui era stato emesso il mandato «non sono previste come reato in Italia e sono punite con la sola pena pecuniaria».
Secondo la Corte di Cassazione, insomma, mancherebbe il «presupposto della doppia punibilità» nei due stati, in questo caso Italia e Germania, che avrebbe «dato seguito alla consegna» del 62enne.Il mandato di arresto europeo era stato chiesto a inizio gennaio e la Corte di Appello si era pronunciata sulla vicenda lo scorso mese di aprile, decisione poi impugnata in Cassazione.
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