Il valico commerciale di Ponte Chiasso si è trasformato, dalle 12 di questa mattina, in un rischio potenziale di contagio per i camionisti. Le necessarie misure di controllo per contrastare il diffondersi del Coronavirus, adottate anche al confine svizzero, hanno infatti generato una situazione di possibili contatti ravvicinati tra autisti.
Senza contare le lunghe code di Tir incolonnati in autostrada in attesa della dogana. I mezzi pesanti si sono riversati nel parcheggio Lario Tir di Lazzago, che nel pomeriggio era pieno. Alla dogana gli autotrasportatori, come segnalato in primis da Cna Lario e Brianza, sono stati fatti scendere dieci alla volta dai loro mezzi e incolonnati per la rilevazione della temperatura. Procedura certamente utile per monitorare la situazione ma che rischia di poter avere controindicazioni.
I camionisti – come testimoniato da video e foto scattate durante le operazioni – si sono infatti messi in fila cercando di mantenere la distanza di sicurezza e indossando, chi le aveva a disposizione, le mascherine. Ma inevitabilmente la presenza di così tante persone nello stesso spazio ha creato assembramenti. La situazione ha subito allarmato anche Giorgio Colato, presidente della Fai di Como e Lecco. «Se il trasporto serve e noi camionisti siamo indispensabili, allora dobbiamo essere anche protetti», dice Colato.
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