È rimasta a margine della cerimonia di inaugurazione del lungolago la nuova incognita che pesa sul futuro del cantiere delle paratie. La Corte dei Conti denuncia un presunto danno erariale di 2,8 milioni di euro legato all’aumento dei costi dell’opera dopo il cosiddetto “scandalo muro”.La magistratura contabile ha inviato 14 lettere ad altrettante persone a vario titolo protagoniste nelle tormentate vicende del cantiere infinito. Nell’elenco ci sarebbero tra gli altri l’ex presidente
della Regione, Roberto Formigoni, e l’ex sindaco di Como Stefano Bruni, con sei esponenti della giunta di allora. Tra gli altri nomi figurerebbero poi quelli di dirigenti che hanno approvato le diverse modifiche rispetto al progetto iniziale.Ancora da chiarire le possibili conseguenze dell’intervento della Corte dei Conti sul progetto messo a punto dall’attuale sindaco, Mario Lucini, in accordo con la Regione, per portare finalmente a termine il cantiere. Al momento, su questo punto non è stato fatto alcun commento. Una prima certezza è lo slittamento del voto sulla convenzione definitiva tra Palazzo Cernezzi e il Pirellone per la ripresa dei lavori. Il passaggio in giunta a Milano era previsto per questa settimana, ma è stato rinviato a data ancora da destinarsi. Potrebbe essere solo una breve pausa di riflessione, ma inevitabilmente la preoccupazione cresce.
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