(ANSA) – ROMA, 26 SET – La Corea del Sud richiederà ulteriori indagini a Pyongyang sull’uccisione di un suo funzionario, dopo le inaspettate scuse pubbliche di Kim Jong Un. Un funzionario di Seul è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco dai soldati nordcoreani martedì nelle loro acque territoriali, il primo caso di una vittima civile sudcoreana in un decennio in un incidente del genere. Con una mossa a sorpresa, Kim si è detto “molto dispiaciuto” per l’”evento inaspettato e vergognoso”, ma a Seul questo non è bastato. “Abbiamo deciso di chiedere al Nord di condurre un’ulteriore indagine e di richiedere un’indagine congiunta se necessario”, ha detto in una nota l’ufficio presidenziale della Corea del Sud. Ha aggiunto che le indagini di Seul continueranno a causa di “discrepanze” sulla sparatoria. Funzionari militari sudcoreani affermano che l’uomo è stato interrogato mentre era in acqua per diverse ore e aveva espresso il desiderio di disertare, ma è stato ucciso dopo un “ordine di un’autorità superiore”. Ed i nordcoreani l’hanno bruciato, definendolo un “atto oltraggioso”. La versione di Pyongyang è che il funzionario è “entrato illegalmente” nelle loro acque territoriali e si è rifiutato di identificarsi adeguatamente. E dopo averlo ucciso, il mezzo su cui era a bordo è stato incendiato in conformità con le normative di emergenza sul coronavirus della Corea del Nord. (ANSA).
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