(ANSA) – ANCONA, 26 FEB – I sindaci dei centri del Maceratese più colpiti dal terremoto, interpellati dall’ANSA, si dividono sulla decisione del presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, di chiudere le scuole per l’emergenza coronavirus. Ma un paio – Mauro Falcucci di Castelsantangelo sul Nera e Alessandro Gentilucci di Pievetorina – sono “distanti” sul provvedimento adottato, ma si trovano d’accordo nel sostenere che “l’impegno” e “l’atto di coraggio” mostrato dal governatore contro lo Stato centrale “dovrebbe essere replicato per le tematiche del terremoto”. “La decisione di chiudere le scuole è un atto di tutela verso tutta la popolazione, ora mi attendo che il presidente replichi certe prese di posizione per le questioni legate alla ricostruzione post sisma” spiega Gentilucci. Falcucci premette di “non avere gli strumenti tecnici per dire se abbia fatto bene o meno a tenere gli studenti a casa, ma se tutto questo vigore lo avesse adottato anche tre anni fa, oggi non ci troveremmo in queste condizioni”.
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