(ANSA) – BOLOGNA, 2 MAR – Una ‘scuola provvisoria’ con i figli a giocare, fare attività ricreative e parlare inglese in una grande sala a pochi metri da mamma e papà impegnati al lavoro. Ai tempi del coronavirus, con le aule di asili e istituti scolastici chiusi ma con le imprese che non si fermano, c’è chi, nel Modenese, ha pensato di portare la scuola in azienda: succede a Formigine, alla Tekapp, realtà italo-israeliana attiva nella sicurezza informatica. “Con la chiusura delle scuole – spiega Amedeo Faino, dipendente della società emiliana – si è posto il problema di dove tenere i bambini durante le ore di lavoro. Siamo in 18 e diversi di noi hanno figli. Alcuni hanno lavorato all’estero, in Paesi del Nord Europa”, dove la pratica degli asili aziendali è diffusa, “e così, la settimana scorsa si è pensato di usare una sala aziendale”: inizialmente “3 o 4 di noi davano un’occhiata ai bambini” poi, con il protrarsi della chiusura delle classi, prosegue, “è stata coinvolta una educatrice professionale”.
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