(ANSA) – MILANO, OCT 28 – A partire dai mesi estivi, l’industria manifatturiera italiana ha registrato un recupero “intenso e diffuso” alla gran parte dei settori, che tuttavia, in un quadro ancora fortemente incerto, non potrà impedire, anche in assenza di nuovi lockdown generalizzati, un calo del fatturato del 14,3% a prezzi costanti a consuntivo 2020. Lo afferma il Rapporto di analisi dei settori industriali, curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo e Prometeia. Nel Rapporto, in particolare, si conferma l’andamento in controtendenza della Farmaceutica (+3,9%) “grazie all’eccellente posizionamento nella filiera globale del valore che le consente di cogliere le opportunità di una domanda mondiale trainante”. In calo moderato Alimentare e bevande, Largo consumo, Elettrodomestici, Elettronica e Prodotti e materiali da costruzione. Più in difficoltà la Meccanica, il Sistema moda e la filiera automotive. Per il 2021-22 i curatori del Rapporto prevedono “un significativo rimbalzo del fatturato manifatturiero, ad un tasso di crescita medio annuo del 6,8% a prezzi costanti, dietro l’ipotesi di una gestione più efficiente dell’emergenza sanitaria: se l’attuale escalation dei contagi non dovesse essere arginata con le misure varate e non dovessero arrivare nei tempi attesi cure efficaci e vaccini, si potrebbe, infatti, innescare una crisi di fiducia che condizionerebbe le prospettive del prossimo biennio”. (ANSA).
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