(ANSA) – ROMA, 26 APR – “Spero che i calciatori che parteciperanno agli Europei siano vaccinati; e che tutti lo siano per la nuova stagione, così che si possa lavorare in sicurezza”. Così il presidente dell’Associazione calciatori Umberto Calcagno, a Radio anch’io sport, che ha detto anche la sua sulla Superlega: “Le storture del nostro sistema sono alla base dell’idea della Superlega. I calciatori non sono stati coinvolti in questo progetto”. Per Calcagno “i calciatori hanno l’esigenza di giocare un pò meno, per tutelare la loro salute e anche le competizioni sportive, salvaguardando lo spettacolo e l’intero sistema”. Al capo dell’Aic non piace neanche la nuova Champions: “si passerà subito a 10 gare nel girone preliminare, che non comporta aumento di spettacolo e introiti”. Per Calcagno il calcio “ha sperperato negli ultimi 10 anni ricchezze importanti. Va cambiata questa tendenza, sennò rischiamo fughe in avanti come la Superlega. Le nuove risorse arrivano solo dalle grandi competizioni internazionali. Ma bisogna capire come massimizzare gli introiti, salvaguardando gli aspetti sportivi”. Il calcio -ha detto Calcagno- “ha avuto la forza e la bravura di ripartire subito, nonostante qualche stortura, in questo tempo di pandemia. Si possono massimizzare gli introiti e creare una nuova modalità di Champions senza aumentare troppo il numero di partite. Tra campionati coppe e nazionali, tanti calciatori non hanno un attimo di respiro”. Infine Calcagno si è detto “non deluso, ma dispiaciuto per la mancata riapertura degli stadi per le ultime di campionato. Avere tifosi è la parte più bella del nostro lavoro, speriamo di tornare presto alla normalità”. (ANSA).
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