(ANSA) – TORINO, 17 MAR – “Siamo condannati a morte certa”. È il grido di dolore delle partite Iva che hanno manifestato a Torino, davanti all’Agenzia delle Entrare. Un’iniziativa organizzata dalle sigle PIL-Partite Iva Libere Piemonte, FIPI-Futuro Italiano Partite Iva, Movimento Nazionale Italiano e Amici d’Italia.” “Vogliamo indennità e indennizzi – chiedono i manifestanti – oltre gli stralci e saldi delle cartelle. È impossibile continuare a pagare le rate delle cartelle. Bisogna congelare i pagamenti, tenendo conto della nostra situazione. Ci troviamo davanti ogni giorno alla scelta se mangiare o pagare”. “Ormai è da un anno che subiamo solo misure restrittive e chiusure, con gravissimo danno alle nostre già precarie attività e condizioni economiche – osserva Beba Pucciatti, presidente di Fipi, associazione che conta oltre 2.600 partite Iva. “Non serve a nulla sospendere i termini di riscossione delle cartelle esattoriali senza che vengano congelati gli interessi”. C’è chi ha dovuto chiudere l’attività, come una barista che aveva il locale in corso Duca degli Abruzzi: “Non sono riuscita ad andare avanti, con tutte queste chiusure non riuscivo a pagare l’affitto”, racconta. La manifestazione torinese si è svolta in contemporanea con altre città italiane. “Ho cantieri bloccati – sottolinea Enzo Macrì, ingegnere di 57 anni – come credono che si possa andare avanti in questa maniera?”. (ANSA).
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