(ANSA) – MILANO, 20 GEN – “Per quanto non sia certamente intenzione dell’amministrazione regionale sottrarre il proprio territorio alle più idonee misure di prevenzione e contenimento del contagio (che costituiscono presidio ineludibile a tutela della salute di tutti i cittadini), quelle – illegittimamente – disposte con l’Ordinanza impugnata costituiscono un vulnus gravissimo (ed ingiustificato) al tessuto economico, sociale e produttivo della Regione: la classificazione nell’ambito della ‘zona rossa’ preclude infatti, come noto, lo svolgimento di una vastissima platea di attività”. E’ quanto si legge nel ricorso di Regione Lombardia al Tar del Lazio. La Lombardia chiede dunque di annullare, anche con un decreto presidenziale, l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza del 14 gennaio con cui la Regione è stata inserita in zona rossa e anche il Dpcm del 14 gennaio 2021 nella parte in cui definisce i criteri per la classificazione di zona arancione e zona rossa così come il Decreto Ministeriale 30 aprile 2020 sul monitoraggio e di ogni altro atto ad essi presupposto, conseguente o comunque coordinato o connesso”. (ANSA).
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