(ANSA) – CERNOBBIO, 30 SET – “L’onda si sta gonfiando, ma Venezia non è ancora allagata, l’acqua alta arriverà l’anno prossimo, quando il default rate sarà raddoppiato”. E’ la situazione del credito in Italia secondo l’amministratore delegato di Banca Ifis Luciano Colombini. Una situazione comunque migliore rispetto alla crisi del 2011 in quanto Colombini stima che “i risultati negativi di questa crisi siano inferiori alla crisi precedente, quando il default rate fu al 4,5%”. “In questa crisi – sottolinea – ci sono stati interventi importanti da parte dei Governi e delle banche centrali”. Quanto ad Amco, il gestore pubblico dei crediti deteriorati, “la vediamo bene – spiega Colombini – ma con una condizione imprescindibile, che sia un operatore di mercato e dai primi segnali che abbiamo non sembrerebbe che sia proprio così”. “L’industria degli Npl servicer, che ha superato gli 8mila dipendenti con operazioni effettuate per diversi miliardi di euro va tutelata – conclude Colombini, secondo il quale Amco dovrebbe intervenire nei salvataggi mentre, se opera sul mercato, “i miliardi di intervento pubblico avrebbero un effetto distorsivo e graverebbero sulle spalle del contribuente”. (ANSA).
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