Econimia domesticaRispetto al 2012 il capoluogo ha prodotto più spazzaturaI rifiuti dicono molto di chi li produce. E la spazzatura nel capoluogo lariano conferma una tendenza già rilevata nelle scorse estati. Anche per quest’anno, infatti, tra luglio e agosto i comaschi che hanno lasciato la città sono calati rispetto al 2012. Lo si evince da un semplice dato, che non fotografa con precisione chirurgica la situazione ma dà una linea di tendenda chiara. È appunto l’analisi dei dati della raccolta dei rifiuti nel capoluogo che evidenzia chiaramente
la situazione: la crisi morde le famiglie, che pur consumando meno in senso assoluto producono più spazzatura perché devono limitare, procrastinare di una settimana o un mese o addirittura rinviare a tempi migliori le tanto agognate ferie. A luglio 2012 le tonnellate di spazzatura conferite all’inceneritore sono state 1.990, mentre nello stesso mese di quest’anno le tonnellate sono salite a 2.080. Calo fisiologico nel mese di agosto, con però il medesimo trend: nel 2012 le tonnellate erano state 1.443, quest’anno siamo saliti a quota 1.514.Ripetiamo, è un dato indicativo parziale, dato che non tutta la spazzatura viene conferita all’inceneritore di Como. Stiamo parlando solo del classico “sacco nero”, perché la differenziata segue altri percorsi. Ma anche se non siamo di fronte a un sillogismo matematico, la maggior produzione di spazzatura è conseguenza di una maggiore presenza di comaschi in città. Meno gente quest’anno ha lasciato Como durante la stagione calda. E così rispetto alla media standard, la pattumiera raccolta è diminuita, e risulta che la quota di comaschi che ha lasciato la città sia significativamente inferiore in questa stagione rispetto all’anno scorso. Intanto l’azienda Aprica, società del gruppo A2A che è subentrata a Econord che ha detenuto per un quindicennio il servizio di raccolta rifiuti in città, si appresta a varare con il Comune di Como il piano di promozione della nuova raccolta differenziata che partirà nei primi mesi del prossimo anno. Sono previste campagne informative per far conoscere ai cittadini le nuove modalità e tempistiche della raccolta.Si prevede infatti che l’immondizia debba essere divisa in 5 frazioni, abbandonando il vecchio concetto che prevedeva l’alternanza di “sacco nero” e “sacco viola”. Ogni famiglia verrà dotata di due piccoli bidoni (un contenitore per il vetro e alluminio, un altro per l’umido) e dovrà utilizzare due tipologie diverse di sacchetti (grigio per l’indifferenziata e giallo per la plastica); carta e cartone, infine, dovranno essere raccolte a parte. Ed è prevista anche la realizzazione di una nuova piattaforma ecologica in via Stazzi.
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