Una 55enne morì di cancro al seno
Quattro anni di condanna e quasi 500mila euro di risarcimento del danno. Sono queste le richieste del pubblico ministero Massimo Astori e delle parti civili nel processo che vede come imputato il medico neurologo accusato di omicidio colposo per il decesso di una donna di 55 anni divorata da un tumore al seno. Male che se preso in tempo avrebbe in realtà potuto essere curato. La pubblica accusa ha invece sostenuto in
aula che i rimedi utilizzati del medico furono «suggestivi» ma del tutto «inefficaci», come pomate e massaggi. Il professionista di 62 anni – difeso dall’avvocato Elisabetta Di Matteo – ha tuttavia sempre gridato la propria innocenza, sostenendo di aver seguito la paziente da un punto di vista esclusivamente mentale e neurologico, senza mai riuscire a convincerla a curarsi dal cancro in altro modo. Dopo un processo complicato e che ha vissuto momenti di grande tensione, sono ora arrivate le richieste della pubblica accusa con la condanna a quattro anni chiesta al giudice monocratico Valeria Costi. Ora toccherà alla difesa prendere la parola nell’udienza che è stata fissata per il 7 febbraio. Per quel giorno dovrebbe giungere anche la sentenza.
M.Pv.
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