Il governatore lombardo Roberto Formigoni«Il governo ha fissato inderogabilmente una serie di parametri quali la dimensione territoriale e la popolazione residente e ha chiesto alle Regioni di procedere al riordino delle Province. Abbiamo avuto recentemente un incontro con il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi. Il governo non tollererà deroghe di alcun tipo e chiede che siano rispettati i tempi: entro il 22 ottobre le Regioni dovranno far pervenire le loro proposte, altrimenti procederà autonomamente al riordino».Il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, ha incontrato ieri mattina i vertici della Regio Insubria, la comunità di lavoro transfrontaliera di cui fanno parte il Ticino e le Province italiane che confinano con il Cantone di lingua italiana.Parlando dell’imminente riassetto amministrativo, il presidente lombardo ha, di fatto, smentito (o quantomeno sconfessato implicitamente) quanto deciso di lì a poco dal Consiglio delle Autonomie (Cal).L’unica via d’uscita, sino a questo punto, sembra essere quella giurisdizionale. Su tutta la vicenda pende infatti una possibile sentenza della Corte Costituzionale di annullamento del decreto governativo.La Consulta dovrebbe emettere il proprio verdetto il prossimo 7 novembre. «Il buon senso avrebbe voluto che si posticipasse a novembre, dopo che la Corte si sarà pronunciata – ha aggiunto Formigoni – Invece le Regioni sono tenute a decidere in una situazione di non completa luminosità».
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