(ANSA) – ROMA, 29 LUG – “Il mio appello è a non dimenticare la Siria. Paolo è stato rapito perchè aveva sentito che la sua missione era quella di essere accanto al popolo siriano”. Lo ha dichiarato Immacolata Dall’Oglio, sorella di padre Paolo Dall’Oglio, a margine di una conferenza stampa alla sede della Fnsi a Roma a sette anni dalla scomparsa del gesuita in Siria. “Nell’ultimo film della regista Yasmin Fedda dal titolo ‘Ayouni’, i miei occhi, viene narrato il disastro della situazione siriana e in particolar modo degli scomparsi, che è un crimine contro l’umanità a tutti gli effetti e che non ha avuto sufficiente attenzione per fare chiarezza, sia per gli scomparsi governativi sia dell’Isis, e questa è una responsabilità internazionale”, ha aggiunto. “Ricordare Paolo è un modo per sollecitare a fare luce sul suo destino, che ancora non sappiamo quale sia e potrebbe essere che non lo sapremo mai, perché fare luce sul destino dei singoli vuol dire fare luce su alcuni processi che spesso sono molto più ampi e che vanno conosciuti. La memoria e il presente sono indispensabili per cercare delle basi sane per il futuro, e la Siria ha bisogno di questo”, ha sottolineato. (ANSA).
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