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De Sfroos con Elio. Storico duetto con la canzone sul Primo Maggio

Evento musicale domenica a Cantù

«È stato un vero piacere aver partecipato allo show di Elio e le Storie Tese. Una serata allegrissima, segno evidente che la musica non ha steccati quando viene fatta nel segno del puro divertimento e dell’ironia».Così Davide Van De Sfroos ha commentato la sua presenza lampo sul palco del concerto canturino degli “Elii”, domenica a Cantù. «Sembrava incredibile, invece è proprio sul palco con noi». Ha urlato Elio annunciando De Sfroos poco dopo le 23. Che, con grande autoironia, ha interpretato se

stesso nella canzone Complesso del Primo Maggio: «E all’improvviso parte una canzone tipo Van De Sfroos» hanno cantato Elio e la sua band citando qualche verso in dialetto comasco. «Crapa pelata la fa i turtei…» ha intonato allora l’artista laghée che ha poi concluso il brano al fianco di Elio.Ovviamente gli applausi per Davide sono stati scroscianti, visto che giocava in casa, in una serata in cui Elio e le Storie Tese sono stati protagonisti di un concerto che ha regalato emozioni e ha anche strappato risate. Due ore ininterrotte, dalle 21.45 alle 23.45, di un concerto che ha chiuso il Cantucky Streetbasket.Oltre al sempre coinvolgente Servi della gleba, il gruppo ha proposto brani dall’ultimo album Album biango. Non è mancato l’invito ironico ad acquistare il cd: «Vi sembrerà incredibile, ma siamo anche noi come Pausini e Ramazzotti, anche noi vendiamo i nostri dischi – ha ironizzato Elio – So che le nuove canzoni le avete ascoltate tutte su YouTube – ha aggiunto – ma stasera fanno un effetto differente perché avete pagato il biglietto».Sul palco, come ospite, oltre a Davide Van De Sfroos, c’era anche Fabio Treves, apprezzatissimo con la sua armonica, come pure la voce di Paola Folli. Tra i momenti ironici, le imitazioni di Marco Mengoni, vincitore a Sanremo 2013 (ha preceduto proprio gli Elii) e di Pino Daniele. Senza dimenticare qualche stoccata a Silvio Berlusconi e al suo “cantore” Mariano Apicella. Molti fischi sono volati quando il tastierista Vittorio Cosma, che sostituisce Rocco Tanica, ha detto: «Ho fatto le elementari a Casalzuigno, in provincia di Varese». D’altronde, qui è uscito il tifo sportivo degli spettatori, visto che le squadre di Varese certo non sono molto amate dai tifosi del Calcio Como e della Pallacanestro Cantù. Nel finale, poi, sono stati proposti alcuni dei più importanti successi del gruppo, con la conclusione sancita da Tapparella – come sempre dedicata a Paolo Panigada-Feiez, componente del gruppo morto nel dicembre del 1998 – e dalle note del Nessun dorma, con il popolare Vincerò, che ha sancito l’uscita di scena al termine di un concerto che rimarrà a suo modo unico e indimenticabile.

Massimo Moscardi

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