(ANSA) – ROMA, 19 APR – Ricadute occupazionali “modeste”, con “una ripresa occupazionale collocata nel 2024”: per questo serve un “piano straordinario per la pena occupazione in sinergia con la riforma degli ammortizzatori sociali, provando a dare una risposta ai lavoratori più colpiti, giovani e donne”. E’ una delle criticità evidenziata da Cgil e Cisl nel corso dell’audizione sul Def che, anche secondo la Uil, è “timido” e non ha un chiaro collegamento con il Recovery Plan. “Servirebbe un intervento sul versante della qualità del lavoro perché una ripresa fondata sulla precarietà in questa fase non è accettabile” ha detto il vicesegretario generale Cgil Gianna Fracassi aggiungendo anche che “abbiamo chiesto una riforma fiscale complessiva, unitariamente con Cisl e Uil” in modo da “affrontare i temi delle diseguaglianze fiscali”. Ignazio Ganda della Cisl chiede di prorogare il blocco dei licenziamenti “almeno fino al 31 ottobre” per poi mettere in campo “un piano straordinario per le politiche attive che faccia perno su fondo nuove competenze e assegno ricollocazione”. I sindacati riscontrano nel Def anche “l’assenza totale del sistema previdenziale” mentre – puntualizza il segretario confederale Uil Domenico Proietti – c’è la necessità di introdurre una “flessibilità più diffusa dopo la scadenza di Quota 100”. (ANSA).
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