(ANSA) – MILANO, 5 FEB – Circa il 96% di 650 studenti, in cinque anni, hanno ottenuto risultati scolastici positivi con la cosiddetta ‘didattica persuasiva’, una metodologia importata dagli Stati Uniti dove è applicata da un decennio, che elimina nei fatti il problema della dispersione e del disagio nell’ apprendimento: sono questi, in sintesi, i risultati di un focus realizzato dalla Scuola Sigmund Freud di Milano antesignana in Italia di questo approccio che mette al centro, in un rapporto dialettico, docente e discente. L’istituto, nato nel 1992, ha da sempre puntato sulla tecnologia quando il computer a scuola era davvero raro. A fianco a monitor touch, lavagne digitali e proiettori ha però messo a punto un metodo rivoluzionario. “L’aspetto fondamentale è evitare insegnanti che salgono in cattedra e che invece basino l’insegnamento sulla ‘intelligenza sensibile’: capire i ragazzi e dare loro risposte formative, imparando l’uno dall’ altro, ed evolvendosi”, spiega il direttore Daniele Nappo.
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