(ANSA) – NAPOLI, 30 LUG – Sfiniti da decine di telefonate per trovare un lido balneare “handicap friendly”, cioè predisposto ad accogliere chi ha avuto la sfortuna di finire su una carrozzella, molti disabili stanno rinunciando alle gioie del mare. A raccontare la sua triste storia è Anna, una paraplegica di 40 anni, diventata vedova troppo presto, che combatte a dispetto della sua disabilità da quand’è nata. Sulla sedia a rotelle, infatti, c’è finita per un errore medico. E’ nata prematura, dopo appena 5 mesi e mezzo di gestazione. Ma i medici si sono dimenticati di metterla nell’incubatrice. Un caso di malasanità che, riferisce, hanno cercato di insabbiare addirittura tentando di posticipare di 4 giorni la sua nascita, per fortuna prontamente registrata all’anagrafe dai genitori. “Ci sono discese e passerelle – spiega Anna all’ANSA – ma quasi nessun stabilimento ha la sedia job, una sedia che ci permette di vivere la spiaggia quasi in modo normale. (ANSA).
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