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Domanda di case: Como e Milano città più dinamiche in Lombardia

Mercato residenziale: assieme a Milano, Como è la città più dinamica della Lombardia, con un aumento del 9% della domanda nel primo semestre 2016. Il capoluogo lariano, al tempo stesso, fa segnare sul fronte dei prezzi un calo dell’1,8% del costo medio al metro quadro calato tra il mese di giugno 2015 e giugno 2016. In ogni caso, sempre dopo Milano, a Como si registrano i prezzi più alti.Sono questi alcuni dati emersi dall’Osservatorio di Casa.it (www.casa.it), che ha analizzato il mercato residenziale a livello nazionale e regionale.Sul fronte della domanda di abitazioni le città più dinamiche, come detto, sono Milano (+9,9%) e Como (+9%). Terzo gradino del podio per Monza (+8,5%). Le peggiori performance sono invece state di Sondrio (+3,7%) e Varese (+3,9%).Altra importante constatazione emersa da questa rielaborazione di dati, l’aumento della domanda di abitazioni riguarda dunque tutte le città della regione: la media della Lombardia è +6,3%.Per quanto riguarda i prezzi degli immobili residenziali in offerta sul mercato (-0,7% a livello regionale), tra le città c’ è il segno più solo per Milano (+1,1%), Monza (+1,1%) e, in misura minore, Mantova (+0,4%).Nel resto della Regione, scendono ancora i valori che i proprietari offrono sul mercato «che non riesce ancora a trovare un punto di equilibrio ben stabile» viene spiegato dagli esperti di Casa.it.Le città che hanno sofferto maggiormente sono Varese e Cremona (-2,2%), Lodi e Como (-1,8%). Calo più contenuto a Sondrio (-0,9%), Bergamo (-0,8%), Pavia e Lecco (-0,6%) e Brescia (-0,5%).Qual è il prezzo medio di un’abitazione oggi sul mercato lombardo? A livello regionale si parla di 2.260 euro al metro quadro e il budget medio lombardo a disposizione delle famiglie per l’acquisto è di quasi 181mila euro (229.200 nella nostra provincia). Milano (3.950 euro al metro quadro) e Como (2.865 €euro) sono le città più care, mentre Mantova (1.370 €euro) e Cremona (1.410 €euro) sono le più economiche.«Un aumento della domanda di oltre 6 punti rispetto all’anno scorso è un segnale molto incoraggiante per il mercato immobiliare lombardo, poiché conferma che i dati positivi già registrati nel 2015 si stanno consolidando» dice Alessandro Ghisolfi, responsabile del Centro Studi Casa.it.«Bisogna tuttavia restare prudenti prima di affermare che il ciclo negativo sia concluso, le debolezze macroeconomiche del Paese influiscono ancora molto sulle decisioni di acquisto delle famiglie» conclude.Massimo Moscardi

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