Uno scrigno di meraviglie nel cuore della Diocesi lariana. La cattedrale di Como ospita fino a domani 10 novembre una mostra sui suoi calici più rappresentativi. L’esposizione, a cura di Rita Pellegrini, è intitolata «Calicem salutaris accipiam. I sacri calici della cattedrale di Como» ed è allestita nella splendida sacrestia dei canonici, un luogo che da solo vale la visita. Nell’ambito delle suppellettili liturgiche, i calici sono inclusi fra i cosiddetti “vasi sacri”, quelli cioè destinati a entrare in contatto con il Corpo e il Sangue di Cristo. Pertanto essi vengono preventivamente benedetti purché, come richiedono le norme ecclesiastiche, «siano veramente degni, decorosi e belli, senza però alcuna ricerca di una mera sontuosità». Tali caratteristiche si addicono anche ai calici della cattedrale di Como, che annoverano importanti esemplari risalenti al XVIII e XIX secolo. Il più antico fra quelli in mostra è un manufatto di area tedesca degli inizi del Settecento.Di rilievo anche un gruppo di calici riferito alla figura del vescovo di Como Pietro Carsana, in carica dal 1871 al 1887. Se ne annovera uno donatogli da papa Pio IX per la sua elezione a vescovo.L’esposizione è visitabile con orario 10.45-12 e 15-17.45. La curatrice Rita Pellegrini terrà domani alle ore 15 una conferenza sui calici della cattedrale come patrimonio di arte, di fede e di storia. Ingresso libero.
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