Mense e ristorazione a rischio domani in riva al Lario per lo sciopero nazionale dei lavoratori dei pubblici esercizi proclamato dalle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per protestare contro lo stallo sulle trattative per il rinnovo del contratto del turismo. Giovedì, per l’intero turno di lavoro, sono chiamati a incrociare le braccia gli addetti dei pubblici esercizi, dai bar ai ristoranti, dalle mense ai servizi di ristorazione autostradale e commerciale. La mobilitazione, indetta unitariamente dai tre sindacati confederali a livello nazionale, interesserà ovviamente anche la provincia
lariana, ma non coinvolgerà i dipendenti degli hotel e delle strutture ricettive in genere. «A Como il contratto del turismo riguarda circa 12 mila lavoratori, dei quali 7.500 sono impiegati nei pubblici esercizi – spiegano Ivan Garganigo, segretario provinciale della Filcams Cgil, e Massimiliano Arighi, segretario provinciale della Fisascat Cisl – I disagi maggiori per gli utenti si potranno verificare nella ristorazione collettiva, ad esempio nelle mense. Il servizio minimo sarà comunque garantito». Lo sciopero è stato proclamato perché i sindacati hanno respinto al mittente le proposte avanzate dalla controparte datoriale, la Federazione dei pubblici servizi (Fipe) aderente a Confcommercio. In particolare, le organizzazioni sindacali giudicano inaccettabili «l’abolizione della quattordicesima mensilità, il peggioramento dei trattamenti di malattia, l’indebolimento delle norme che tutelano i lavoratori nei cambi di appalto, lo smantellamento degli scatti di anzianità e la volontà di non corrispondere nessun aumento salariale fino al 2015» Oltre alla Fipe, il braccio di ferro dei sindacati è anche con Angem, l’associazione che riunisce i principali operatori della ristorazione collettiva, che ha invece disdettato il contratto nazionale del turismo e non ha più ripreso il confronto. E sono proprio i dipendenti delle imprese aderenti alla Fipe e ad Angem quelli interessati dall’agitazione proclamata dai sindacati. «È importante dare un segnale forte, le condizioni che la controparte pone sono fortemente peggiorative – dicono Garganigo e Arighi – Bisogna bloccare il tentativo di smantellare il contratto del turismo». Per domani a Como non sono previsti cortei. Una manifestazione si terrà invece a in largo Cairoli a Milano, sempre domani, a partire dalle 9.30.
Il weekend di Imola doveva essere la grande occasione per Davide Uboldi. Un incidente ha…
Pessime notizie per gli aficionados di questa amatissima casa automobilistica: questo storico veicolo sparirà per…
La triste notizia ha travolto non solo gli italiani, ma anche tutti gli amanti della…
In un'Italia che resta politicamente timida nei confronti dei gazawi, Grandate prende l'iniziativa per dimostrare…
Se hai ancora in tasca (o nel salvadanaio) queste monete, ti conviene sbolognarle in fretta…
L’INPS annuncia novità: gli eredi possono ricevere fino a 850 euro per ogni familiare deceduto,…