La giovane ustionata sul 90% del corpo dopo un incidenteHa lottato contro la morte per 40 giorni. Ma i tremendi segni lasciati sul 90% del suo corpo dalla benzina fuoriuscita dalla sua moto (una Cagiva 125) e subito trasformata dall’attrito con il suolo in una trappola di fuoco, alla fine hanno vinto.È morta così Jessica Riva, 19 anni, la sassofonista
di Canzo vittima di un incidente stradale lo scorso 28 giugno a Valbrona.La ragazza, dal giorno dello schianto, era ricoverata al centro grandi ustionati dell’ospedale di Torino.L’incidente avvenne nel primo pomeriggio. Jessica era in sella alla moto. Dietro di lei viaggiava un’amica 21enne. La due ruote si scontrò con una Panda che procedeva in senso contrario. Dopo l’impatto, il serbatoio della moto si ruppe e la sfortunata centaura, rimasta a terra madida di benzina, fu investita in pieno dalle fiamme.Jessica era notissima in tutto il Triangolo Lariano e a Erba dove aveva studiato al liceo Galilei.Da sempre appassionata di musica, a 8 anni aveva iniziato a suonare la batteria per poi passare al sassofono tenore, diventato la passione della vita.La giovane musicista da tempo suonava nel gruppo Liquid Silk Jazz Experience. Lo stesso gruppo che, come tutti i suoi amici, l’aveva strenuamente sostenuta in questi 40 giorni di lotta. «Jessica sei l’anima della nostra musica, il cuore di ogni arrangiamento, suonare con te è sempre emozionante. E vedi di tirarti fuori perché ci sono infinite ore di musica da fare insieme», scrivevano sulla pagina Facebook nelle ore immediatamente successive all’incidente. La stessa bacheca che ieri, non appena si è diffusa la voce del decesso, è stata avvolta da messaggi colmi di tristezza.«Oggi il mondo sarà meno solare e felice senza il tuo sorriso e la tua musica. Ci mancherai e sarà difficile. Un giorno, magari lassù, suoneremo ancora con te».«Che tristezza vedere la tua pagina ancora aperta mentre tu ci hai lasciati – ha scritto ieri, sempre su Facebook, un’amica – Che la musica delle tue note ti accompagni ovunque tu sei dolce Jessica».Parole mai banali, quelle dei messaggi di cordoglio, in cui la musica è rimasta al primo posto.«Cosa darei per poterti abbracciare di nuovo e vedere il tuo mega sorriso – si legge ancora – Ma la cosa che vorrei di più è rivedere quel sax tra le tue dita. Non ti dimenticheremo mai. Viva la musica. Viva te, Jessica Riva».
Mauro Peverelli
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