Rimaneva anche un ultimo fascicolo da chiudere, nell’ambito dell’indagine sulla Motorizzazione di Como.Era quello che riguardava un funzionario di 55 anni, accusato dal pm Massimo Astori di dormire (avendo anche cura di abbassare le tapparelle) durante le ore che avrebbero dovuto essere dedicate al lavoro. Il fatto è emerso nei giorni delle indagini attorno all’Ente, che avevano portato a piazzare delle telecamere nascoste per verificare quanto avveniva negli uffici. Il periodo contestato è quello relativo all’anno 2017. Anche per il funzionario dirigente della Motorizzazione nelle scorse ore è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini con l’ipotesi di reato di truffa, per aver «conseguito un ingiusto profitto in danno della pubblica amministrazione». L’uomo era addetto all’ufficio patenti e incidenti. Secondo quanto sottolineato dalla Procura di Como e dalla polizia stradale nella conclusione delle indagini, non solo si appisolava durante le ore di lavoro, ma compiva altre attività (telefonate private, leggere libri eccetera) che non avrebbero dovuto essere svolte durante gli orari deputati a portare avanti le pratiche dell’ufficio.
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