“Dovete morire di fame”: Il governo taglia il bonus più usato | Non potete più accedere a questi soldi

Bonus annullato

Bonus annullato (Canva) Corrieredicomo.it

Dal 2026 cambiano le regole dei bonus casa: meno detrazioni, più limiti e rischio nero in aumento. Ma una proroga è ancora possibile.

Da anni sono il salvagente di chi vuole migliorare la qualità di vita senza svuotare il portafoglio.

Ma ora il Governo sembra pronto a tirare il freno tagliando bonus amati dagli italiani, di quale si tratta?

Le agevolazioni che hanno sostenuto migliaia di famiglie italiane rischiano di diventare un lontano ricordo, con tagli che faranno male al settore edilizio e ai consumatori.

Cosa sta succedendo? E soprattutto, c’è ancora speranza per chi conta su questi incentivi?

L’addio al bonus più amato: cosa sta per cambiare

Ogni autunno, quando si prepara la Legge di Bilancio, parte il toto-tagli. Ma quest’anno, più che mai, l’aria è pesante. Le agevolazioni che per anni hanno aiutato gli italiani a investire nella propria casa rischiano di subire una drastica riduzione.
Senza nuovi interventi, dal 2026 lo sconto fiscale che oggi consente di recuperare metà della spesa sostenuta per i lavori scenderà al 36% per la prima casa e addirittura al 30% per gli altri immobili.

Un colpo durissimo per chi contava su quella detrazione per sistemare il bagno, rifare gli infissi o mettere a norma l’impianto. L’obiettivo dichiarato è ridurre il peso sui conti pubblici, ma il risultato rischia di essere l’opposto: meno lavori dichiarati, più economia sommersa, e un rallentamento in un settore che aveva appena rialzato la testa.

Stop al bonus
Stop al bonus (Canva) Corrieredicomo.it

Il bonus è al capolinea: cosa succede adesso

Il bonus in questione è quello per le ristrutturazioni edilizie, l’incentivo più utilizzato dalle famiglie italiane. Negli ultimi anni aveva rappresentato una vera boccata d’ossigeno per chi voleva migliorare la propria abitazione, sostenendo migliaia di imprese e artigiani.
Oltre alla riduzione delle detrazioni, dal 2026 sono in calo anche gli altri incentivi collegati, come l’ecobonus, il sisma bonus e perfino il bonus mobili ed elettrodomestici, che già oggi consente di detrarre solo fino a 5.000 euro di spesa.

Il rischio è che, senza una proroga, molti rinuncino ai lavori, preferendo rimandare o peggio ancora rivolgersi al “nero”. Eppure, una via d’uscita potrebbe esserci: il Governo starebbe valutando di mantenere almeno per un altro anno la detrazione al 50% per le prime case, una misura che costerebbe due miliardi ma eviterebbe un tracollo nel comparto edilizio. Chi sogna di ristrutturare casa farebbe bene a non aspettare. Le regole attuali valgono solo fino al 31 dicembre 2025. Dopo quella data, rifare la cucina o il tetto potrebbe non essere più alla portata di tutti.