Quel ramo del Lago di Como non volge più a mezzogiorno. Si è girato dall’altra parte. Ed è il caso di dirlo: ha perso la bussola.
Nei giorni tristi del Coronavirus, un “incidente” geografico può sì indignare, ma anche restituire un po’ di allegria. Fa ridere. E un po’ incavolare, certo.
La rosa dei venti disegnata sul piazzale di Villa Olmo che si apre al termine della passeggiata “Lino Gelpi” indica l’Est a sinistra del Nord.
Un errore quasi impossibile, ma a Como succede pure questo. Qualcuno se n’è accorto e ha pensato di chiamare il giornale chiedendo di fare qualcosa.
Noi, ovviamente, possiamo segnalare lo sfondone e augurarci che chi di dovere provveda subito a sistemare le letterine. La O a sinistra e la E a destra.
Non c’è che dire, la città è in un momento complicato. I bar, i ristoranti, gli alberghi si sono rapidamente svuotati. Il virus colpisce duro. Si rischia di perdere l’orientamento. E avere una bussola come se fosse allo specchio non aiuta.
Metteteci una pezza, per favore. E fatelo in fretta.
Un altro suggerimento: la prossima volta, se mai dovesse esserci, l’occhiata finale sia meno superficiale. Grazie.
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