È il mezzo di trasporto più pericoloso d’Italia | Chi lo usa rischia la vita: si è perso il conto delle tragedie
Donna in lacrime - Pexels - corrieredicomo.it
Un nuovo studio svela qual è il mezzo più rischioso in assoluto: i numeri sugli incidenti fanno davvero impressione.
Quando si parla di sicurezza stradale si pensa a limiti di velocità, controlli e condizioni dell’asfalto, come se tutti i veicoli fossero più o meno uguali.
In realtà le cose stanno diversamente: ci sono mezzi che offrono un livello di protezione elevato e altri che, a parità di distanza percorsa, espongono a un rischio enormemente superiore. Finché non si guardano le statistiche, questa differenza resta una sensazione vaga.
Dietro quei numeri, però, ci sono vite spezzate e famiglie che ogni anno si ritrovano a piangere lo stesso tipo di tragedia. Il mezzo di cui parliamo è amatissimo, associato a libertà e spostamenti veloci, ma è anche protagonista di una lunga serie di incidenti mortali. Una nuova analisi citata dalla stampa ha messo in fila chilometri percorsi, decessi e probabilità di finire in un sinistro letale, costruendo una classifica impietosa dei mezzi più pericolosi.
I dati dello studio: la moto domina la classifica del rischio
Secondo lo studio riportato da InMoto e firmato dalla Northwestern University, il mezzo in cima alla lista è la moto. A parità di chilometri percorsi, guidarla è circa 29 volte più pericoloso che usare un’auto. In pratica, chi si sposta abitualmente su due ruote convive con una probabilità di incidente mortale che non ha paragoni con quella dell’automobilista medio.
I dati per ogni miliardo di miglia percorse sono ancora più estremi: le motociclette registrano oltre duecento morti, le biciclette scendono a qualche decina, le automobili restano su valori molto più bassi e il rischio cala ulteriormente per navi, treni, metropolitane e autobus. In fondo alla graduatoria ci sono gli aerei, che nello studio risultano il mezzo più sicuro in assoluto, nonostante la paura che molti provano a salire a bordo.

Perché la moto è così pericolosa e cosa dovrebbe far riflettere
La moto paga innanzitutto l’assenza di un abitacolo protettivo: non esiste una carrozzeria che assorba l’urto, e in caso di impatto l’energia si scarica quasi interamente sul corpo del conducente o del passeggero. Ciò che per chi viaggia in auto è un semplice tamponamento, per chi è in sella può trasformarsi in un volo sull’asfalto con conseguenze gravissime, anche a velocità non elevate.
A questo si aggiungono la visibilità ridotta e la naturale instabilità del mezzo: è più facile scomparire negli angoli ciechi degli altri veicoli, dietro un furgone in manovra o negli specchietti di un SUV. Una buca, un po’ di ghiaia o una chiazza d’olio possono far perdere l’equilibrio in un istante. Non significa demonizzare le due ruote, ma prendere atto che, sul fronte della sicurezza, restano il mezzo di trasporto più pericoloso e che ogni leggerezza può trasformarsi in una tragedia impossibile da cancellare.
