Tre punti fondamentali per la scalata alla serie B. Il Como è tornato dalla più che insidiosa trasferta di Carrara con una vittoria che vale oro; il successo è giunto per 1-0 grazie alla rete del bomber Franco Ferrari al 68’.I lariani, in 11 contro 9 per quasi tutto il secondo tempo, hanno a dire il vero sofferto più del previsto, prima nel trovare il gol, e poi nei minuti finali si sono «fatti prendere dall’ansia», come ha sottolineato l’allenatore Giacomo Gattuso.Ma a cinque giornate dalla fine (quattro per gli avversari) l’importante era consolidare il primato, non dare lezioni di stile. Mai come in questi momenti conta la concretezza. E se anche i tre punti sono giunti dopo una prestazione non bella, i puristi se ne dovranno fare una ragione. L’Alessandria non perde colpi e rimane a tre punti di distanza. Negli spogliatoi gli stessi protagonisti si sono peraltro soffermati anche su quello che non è andato, ferma restando la soddisfazione per aver espugnato il terreno di una compagine che era stata costruita per la promozione diretta e che invece per ora è pure fuori dai playoff.«Vincere non è mai facile, anche in superiorità numerica – ha detto alla fine mister Giacomo Gattuso, nella foto – Di fronte c’era una formazione agguerrita, forse fin troppo, visto che le due espulsioni sono arrivate per un eccesso di carica dei nostri avversari».«In superiorità numerica e dopo la rete ci siamo però fatti prendere dall’ansia, dalla preoccupazione di non portare a casa il risultato – ha aggiunto il tecnico – Potevamo amministrare meglio e creare i presupposti per il secondo gol. Ma la Carrarese ha fatto di tutto per metterci in difficoltà: ogni piccola cosa diventava per loro un elemento per alzare i toni e creare problemi, anche sotto l’aspetto emotivo. Ne abbiamo risentito, con la mia squadra che temeva di fare errori e aveva il pensiero alla classifica. Si dovevano gestire in modo differente quei momenti della gara in cui poteva accadere qualunque cosa, ma devo anche dire che l’arbitro non si è fatto condizionare e ha mostrato personalità. Non era per lui semplice».Al rientro da un infortunio, il bomber Franco Ferrari poteva garantire pochi minuti in campo. Alla fine ha siglato il gol decisivo: «Sono contentissimo. Tornare dopo lo stop, in questo modo, è stato molto bello. Era una partita difficile, una guerra, ma abbiamo dimostrato di poter tenere testa in queste situazioni e siamo usciti dal campo con i tre punti. Il destino è nelle nostre mani. I miei gol? Sono belli quando sono pesanti per il Como. Granelli di sabbia che aiutano a costruire un castello».Chiude Alessio Iovine, autore dell’assist decisivo all’attaccante italo-argentino. «È stata una battaglia contro una signora squadra – sostiene il numero 6 azzurro – che ha meno punti in classifica rispetto a quelli che meriterebbe. Sapevamo che gli avversari avrebbero fatto di tutto per invertire la rotta in questa sfida. Le nostre difficoltà? Ci è mancato qualcosa, ma la posta in gioco è alta, lo sappiamo tutti, e a livello mentale questo elemento ci ha condizionato. Potevamo gestire meglio, ma con sempre meno partite non puoi consentirti margini di errore. Alla fine contavano solo i tre punti e siamo contentissimi così».
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