il libro della docente comasca Elena FerriniL’estate dei venticinque anni(Varese, Macchione), una raccolta di racconti insignita del prestigioso Premio Chiara per racconti inediti 2018, è stato presentato stasera a Como al Metropole Suisse di via Cairoli 14/16 a Como.Perché una serie di racconti e non un romanzo? Gli editori di solito storcono il naso di fronte alle raccolte di narrativa breve. «Il racconto mi è congeniale per la misura – spiega Elena Ferrini – Mi piace realizzare una storia che abbia un suo compimento in uno spazio narrativo relativamente breve, e così far conoscere personaggi, vicende e luoghi sempre diversi di racconto in racconto».Interessanti e curiosi i nomi dei protagonisti. «Sì, ho una particolare cura nella scelta dei nomi che sin dalla loro attribuzione ai vari personaggi, ne condizionano i comportamenti. I latini dicevano “omen nomen”, e io condivido questa locuzione, che ha soprattutto valore augurale. Anche se a volte la uso in senso antifrastico. Penso a Isolina, che in realtà ha una personalità aperta e socievole». Nei suoi racconti spicca la presenza di coppie, solidali e perlopiù unite. «Mi sembra che le mie coppie dove non mancano i tradimenti, che io colloco preferibilmente in età giovanile, siano realistiche, ancorché rare. In fondo i miei personaggi sono intelligenti e comprensivi, sanno trovare i loro spazi senza soffocarsi, sanno mettere insieme le forze dinanzi alle sventure. È il loro segreto per restare unite».
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