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Esce da Electa il catalogo della mostra su Lingeri

Dopo Enzo Mari, Vico Magistretti e Carlo Aymonino, Pietro Lingeri (1894-1968) è il nuovo protagonista della proposta espositiva, promossa da Triennale Milano, dedicata ai grandi Maestri dell’Architettura del Novecento italiano.  Il volume edito da Electa accompagna la mostraPietro Lingeri. Astrazione e costruzione(Triennale Milano, 8 ottobre – 21 novembre 2021), a cura di Gabriele Neri, con l’allestimento di Onsitestudio, sviluppata nell’ambito di un progetto di digitalizzazione e valorizzazione dei materiali dell’Archivio Pietro Lingeri e frutto di una collaborazione con l’Archivio stesso.  Il catalogo celebra una delle personalità più significative e autorevoli del razionalismo italiano che, insieme a Giuseppe Terragni, ha guidato la ricostruzione di Milano nel secondo dopoguerra. L’opera di Lingeri è analizzata nel libro con scritti di architetti, storici e critici dell’architettura che promuovono una lettura rigorosa, stratificata e innovativa del suo lavoro, restituendo il contesto storico in cui era attivo, la sua poetica e ricerca, le collaborazioni artistiche e architettoniche così come l’influenza sul disegno urbano.

Il volume è articolato secondo una scansione tematica che analizza molteplici aspetti della progettualità di Lingeri, come la capacità di accogliere e reinterpretare stimoli diversi, giungendo a risultati personali e in anticipo sui tempi, nonché l’attenzione e la curiosità verso l’universo dell’arredamento. Ampio spazio è poi dedicato alla produzione relativa al secondo dopoguerra, sottolineando l’idea di una continuità metodologica rispetto alla lezione del Movimento Moderno, nonché la ricorrenza della dimensione del cantiere e del ponteggio che hanno rappresentato per lui un modus operandi costante.

Nel volume confluisce un’ampia selezione di schizzi, disegni, modelli, lettere e materiali d’archivio spesso inediti, così come fotografie scattate ad hoc da Filippo Romano che reinterpretano in chiave contemporanea le forme architettoniche di alcuni degli edifici più iconici, tra cui Casa per artisti, isola Comacina (Como), 1933-1940, Casa Ghiringhelli, Milano, 1933-1935, Casa Cattaneo-Alchieri, Como, 1934-1936.

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